di Bruno Tucci
Prefazione di Carlo Verdelli
ISBN 9791259990204
Pagg. 160 – Euro 15,00 – spedizione gratuita
Come erano i giornalisti alla fine degli anni Cinquanta? Come lo sono oggi?
Il mondo del giornalismo ha subìto una rivoluzione copernicana. In che modo e perché è avvenuta una simile metamorfosi?
A questi interrogativi risponde Bruno Tucci, raccontando i suoi oltre 65 anni di professione prima come cronista, poi come inviato del Messaggero e del Corriere della Sera.
Prima degli anni Ottanta i telefonini erano una chimera, si andava avanti con i gettoni che rischiavano sempre di finire. Gli articoli di chi partiva come inviato venivano dettati a uno stenografo, in tipografia i titoli venivano fatti a mano dagli operai e si impaginava in un modo che oggi sarebbe difficile spiegare.
È una storia che non si deve dimenticare se si vuole fare un paragone tra allora e adesso. Ora la musica è totalmente diversa: la tecnologia ha stravolto l’informazione. I twitter e i facebook dilagano e spesso le notizie finiscono nelle mani di incompetenti.
BRUNO TUCCI Dopo aver ottenuto la laurea in giurisprudenza alla Sapienza, entra a far parte della redazione del “Messaggero” nel lontano 1957. Prima come cronista, poi come vice capo cronista e poi come inviato. Fino alla fine del 1978 segue gli avvenimenti di rilievo che si svolgono in Italia e in Europa: la rivolta dei “boia chi molla” a Reggio Calabria, il processone delle Brigate rosse a Torino, i vari omicidi del terrorismo e i viaggi nell’Albania comunista di Enver Hoxha e in Medio Oriente. Nel 1978, viene assunto come inviato al “Corriere della Sera” dove rimane per oltre 22 anni. È in questo periodo che gli avvenimenti si susseguono uno dopo l’altro e, per ordine della direzione, li segue quasi tutti. In primo luogo il terremoto in Irpinia e in Basilicata; l’arrivo dei primi migranti albanesi in Italia; e in politica e nello sport gli interventi cosiddetti di colore. Nel 1995 viene eletto presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, dove rimane per 18 anni, fino al 2013.