Q è un tipo particolare, il suo mito è John McEnroe, parla una lingua tutta sua influenzata dalla passione per il cinema e per il nadsat di Arancia Meccanica
Un ragazzo di vent’anni gioca a tennis contro un muro e ripercorre con ironia e sarcasmo la sua difficile adolescenza segnata soprattutto dalla prematura scomparsa dei genitori. Convive con una nonna ingombrante e con un pesce rosso, Emilio Salgari soprannominato il “dadaista”, un amico fidato che lo accompagna nel suo mondo d’evasione. Il ragazzo decide di dare una svolta alla sua scialba esistenza e di abbandonare le certezze di una routine che lo sta consumando giorno dopo giorno e subisce un ulteriore scossone quando incontra per la prima vota l’amore che “gli ribalta la vita”, insomma quando dovrà fare i conti con un cuore che batte.
Q è un tipo particolare, il suo mito è John McEnroe, parla una lingua tutta sua influenzata dalla passione per il cinema e per il nadsat di Arancia Meccanica. Tra gli abeti del bosco di Paneveggio, immerso negli scenari magici della val di Fiemme e della val di Fassa, si compie lo straordinario destino del protagonista che fino all’ultimo resterà sospeso tra sogno e realtà.
Antonello Loreto è stato per venti anni un manager nel campo dello sviluppo e del marketing. Ha collaborato con l’Istituto Cinematografico “La lanterna magica” come articolista della rivista mensile interna Victor l’avvoltoio. Da otto anni si dedica esclusivamente alla scrittura. Ha esordito nel 2014 con La favola di Syd, Un’altra scelta (2016), Regina Blues (2018) e ha diretto la collana di narrativa “Geyser” di Edizioni Progetto Cultura dedicata ad autori emergenti.
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