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La Roma dei romanisti
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Dove ho la testa 2026
Donne di un altro mondo
Sono bella per te
Bella gente
Il giorno della festa
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Novità in catalogo

Prossimi appuntamenti

  • Lunedì 17 novembre - ore 18,00

    di Maria Grazia Giammarinaro

     

    l'autrice ne discute con

     

    Rita Monticelli

    Stefania Pellegrini

    Maria (Milli) Virgilio

     

     

     

    Librerie.Coop Ambasciatori - Via Orefici 19 - Bologna

  • Venerdì 21 novembre - ore 17,00

    di  Rossella Santilli

     

    L'autrice ne discute con

     

    Laura Serioni

    Lucia Visca

    Matilde Spadaro

     

     

    Biblioteca S. Marco Evangelista - Via Fratelli Reiss Romoli 27 - Roma

  • Venerdì 21 novembre - ore 18,00

    di Andrea Rustichelli

     

    L'autore ne discute con

     

    Giampiero Gramaglia

     

    Daniela Brancati

     

    modera Annamaria Barbato Ricci

     

    Libreria Koob - Largo Gentile da Fabriano 16 - Roma,

  • Sabato 22 novembre - ore 18,00

    di Andrea Rustichelli

     

    l'autore dialoga con

     

    Lucia De Mari assessora alle Culture - Trani

     

    Gaetano Prisciantelli giornalista Rai

     

     

     

    Biblioteca comunale Giovanni Bovio - Trani

da Bella Gente, gente comune

Per quasi 15 anni, lavorando al TgrLazio, ho battuto in lungo e largo, seguendo la cronaca, Roma e tutta la regione.
La Capitale, afflitta da mille problemi, balzata alle cronache nazionali per tanti delitti, blitz delle forze dell’ordine, arresti eccellenti, manifestazioni di protesta, nasconde però un volto meno conosciuto ma che ho avuto la possibilità di svelare.
Un volto-mosaico di tante facce di persone che nelle periferie come nei Rioni del centro storico lavorano per il bene comune.

Un “lavoro” di solidarietà e di sostegno ad altri cittadini, creando comunità, spesso schiacciata dal peso dell’essere lontani dal centro e per questo dimenticati.

da Donne di un altro mondo

La manifestazione volgeva verso un epilogo prevedibile e cruento, quando all’improvviso, udendo dietro di sé uno scalpiccio di zoccoli, Angelo aveva visto Fina in groppa a un mulo, con una bandiera rossa in mano, affrettarsi verso il corteo dei braccianti alla testa di un gruppetto di donne affannate e scarmigliate. Qualcuna teneva un bambino per mano. Con loro, Fina era andata a mettersi in prima fila, davanti agli uomini. Avevano visto i carabinieri, che già avanzavano ad armi spiegate, esitare e poi indietreggiare. Il capitano, un giovanotto biondo e allampanato, temendo che per una strage di donne e bambini inermi sarebbe stato l’unico a pagare il conto, e consapevole che la sua brillante carriera sarebbe finita nell’ignominia, aveva ordinato la ritirata.

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