Il metro è libero, la dimensione sonora è prepotente. La condizione dell’inconsistenza, l’inquieto sentire, l’abbandono e la rabbia sono le atmosfere di questa raccolta poetica, alla quale la terra desolata della provincia molisana fa da sfondo.
I testi interpellano le figure da cui l’autrice tratto nutrimento, dalle e delle quali ho assunto la forma, ma più intimamente interrogano l’essenza di un femminile frammentato e frammentario, da sempre in conflitto con sé e con il resto.
Il tema dell’andare risuona per contrasto con la restanza. La madre nutriente diventa simbolo di un tramandare a mezza voce di destini furiosi e incessanti.
Questa raccolta contiene forme e colori di un paesaggio emotivo disabitato e sovraffollato insieme. Le nutrici, attraverso l’indagine e la ricostruzione del dolore identitario, raccoglie un’eredità crudele e ne fa piedistallo di grazia.
Vincitrice del premio All Around al Lunatika Poetry Slam 2023
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