Gian Piero Jacobelli

Alberto Abruzzese

Schiavitù e pregiudizio

 15,00

ISBN

9791259991980

pag

228

Spedizione gratuita

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9791259991980

pag

228

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Dal pregiudizio della schiavitù alla schiavitù del pregiudizio

La storia non si ripete, ma va avanti e indietro, come quei fenomeni che perdurano assumendo caratteri e moventi sempre nuovi e diversi.

Poiché il potere prepotente continua a tenere banco, non sorprende che la schiavitù, la subordinazione assoluta di un essere umano a un altro essere umano, abbia resistito alla prova del tempo e della stessa modernità, grazie alle tante maschere dell’ostinato pregiudizio dietro cui si cela.

Dalla filosofia aristotelica alle dispute sugli amerindi, dalla Tratta atlantica alla polemica abolizionista, dalla segregazione razziale al White e Black Power, l’analisi dei rapporti tra schiavitù e pregiudizio si apre alla prospettiva di un pervasivo e solidale pluralismo etnico e culturale.

Sono esistite forme di subalternità basate sul potere, della forza o della legge,
e forme di subalternità basate sull’assenza, ma anche sulla desistenza del potere,
che non era o non voleva essere in grado
di garantire la uguaglianza di tutti i cittadini,
di qualsiasi origine e appartenenza.

 

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