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Novità in catalogo

Prossimi appuntamenti

  • Venerdì 28 novembre - ore 18,00

    di Rossella Santilli

     

    L'autrice ne discute con

     

    Sabrina Giuseppetti, Michelangelo Melchionno

     

    Claudio Sisto, Lucia Visca

     

     

     

    Pellicano Libri - Via Gattico 1 - Roma,

  • Lunedì 1 dicembre - ore 18,00

    di Mariagrazia Giammarinaro

     

    sarà presente l'autrice

     

     

     

    Casa della Memoria - Via San Francesco di Sales 5 - Roma

  • Mercoledì 17 dicembre - ore 17,00

    di Silvia Resta

     

    l'autrice ne discute con

     

    Elisabetta Stefanelli

    Roberto Natale

    letture di Claudia Catalano

     

     

     

    Fondazione sul giornalismo Paolo Murialdi - Via Nizza 35 - Roma

  • Venerdì 19 dicembre - ore 17,30

    di  Maria Grazia Giammarinaro

     

    l'autrice ne discute con 

     

    Marinella Fiume

     

    letture a cura di Patrizia Auteri e Mimma mercurio

    musiche di Piero Romano e Mario Di Bernardo

     

    Laboratorio d'arte e cinematografia - Via Caronda 316 - Catania

da Bella Gente, gente comune

Per quasi 15 anni, lavorando al TgrLazio, ho battuto in lungo e largo, seguendo la cronaca, Roma e tutta la regione.
La Capitale, afflitta da mille problemi, balzata alle cronache nazionali per tanti delitti, blitz delle forze dell’ordine, arresti eccellenti, manifestazioni di protesta, nasconde però un volto meno conosciuto ma che ho avuto la possibilità di svelare.
Un volto-mosaico di tante facce di persone che nelle periferie come nei Rioni del centro storico lavorano per il bene comune.

Un “lavoro” di solidarietà e di sostegno ad altri cittadini, creando comunità, spesso schiacciata dal peso dell’essere lontani dal centro e per questo dimenticati.

da Donne di un altro mondo

La manifestazione volgeva verso un epilogo prevedibile e cruento, quando all’improvviso, udendo dietro di sé uno scalpiccio di zoccoli, Angelo aveva visto Fina in groppa a un mulo, con una bandiera rossa in mano, affrettarsi verso il corteo dei braccianti alla testa di un gruppetto di donne affannate e scarmigliate. Qualcuna teneva un bambino per mano. Con loro, Fina era andata a mettersi in prima fila, davanti agli uomini. Avevano visto i carabinieri, che già avanzavano ad armi spiegate, esitare e poi indietreggiare. Il capitano, un giovanotto biondo e allampanato, temendo che per una strage di donne e bambini inermi sarebbe stato l’unico a pagare il conto, e consapevole che la sua brillante carriera sarebbe finita nell’ignominia, aveva ordinato la ritirata.

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