A bordo delle navi che portano gli emigranti italiani lungo le rotte transoceaniche
Una legge della fine dell’Ottocento, caduta rapidamente in disuso e poi ripescata nel 1948 all’indomani della fine della Seconda guerra mondiale, prevede che a bordo delle navi che portano gli emigranti italiani lungo le rotte transoceaniche ci siano Commissari governativi, per lo più Ufficiali delle Capitanerie di porto.
Una sorta di tutor degli emigranti e soprattutto testimoni della vita sulle navi della speranza.
Attraverso la ricostruzione storica e i diari dei Commissari il libro racconta la vita quotidiana a bordo delle navi, gli sbarchi e i ben più drammatici rimpatri.
Le testimonianze tratte dai documenti rappresentano un materiale originale e finora scarsamente conosciuto fuori dagli ambiti di studio di che cosa si è vissuto sul mare in un arco di tempo che va dall’ultimo ventennio dell’800 al Secondo dopoguerra.
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