Una raccolta di immagini che il passare degli anni ha reso sfocate ma restano impresse nella mia memoria
“Questo non è, e non pretende di essere, un libro di storia, ma di storie: che magari compongono insieme una storia, non la storia. Una raccolta di immagini che il passare degli anni ha reso sfocate ma restano impresse nella mia memoria. Affreschi di un’epoca che neppure seguono un preciso ordine cronologico, ma si intrecciano tra di loro come parti di un puzzle”.
Una vita ricca, quella che l’autore pensa di aver vissuto. Ma era la vita che avrebbe voluto vivere?
È l’interrogativo su cui cala il sipario, con la sensazione che in fondo la sua sia stata, come quella di tutti, un’esistenza incompiuta.
Nato in un piccolo comune della provincia di Salerno, due lauree (Giurisprudenza e Scienze Politiche), un corso in economia aziendale a Palermo, un altro in economia dello sviluppo a Roma, Italico Santoro ha attraversato la seconda metà del Novecento impegnandosi su fronti diversi. È stato membro di Presidenza della Lega Nazionale delle Cooperative, deputato al Parlamento per il Partito repubblicano italiano e componente della Segreteria nazionale del Pri.
Ha collaborato con numerosi quotidiani, settimanali e riviste – Il Mondo, La Voce Repubblicana, di cui è stato anche condirettore, Nord e Sud, Settanta, Nuova Antologia, L’Acropoli – e ha scritto diversi saggi di geopolitica. Nel 2016 ha pubblicato Verso il disordine globale? L’Occidente, gli altri e il mondo che verrà, Mondadori Università.
Dal 2010 organizza per la Fondazione Spadolini seminari annuali sulle questioni internazionali.
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